Patologie stress correlate: una nuova ricerca individua nuovi meccanismi molecolari

14.05.2019

Lo stress rappresenta un fattore di rischio da non sottovalutare nella valutazione dell'eziogenesi di moltissime manifestazioni patologiche. La domanda è: in che modo ci fa ammalare?

I ricercatori della Michigan State University di East Lansing hanno rivelato come una proteina nota come sottotipo 1 del recettore del fattore di rilascio della corticotropina (CRF1) risponda allo stress inviando segnali a specifiche cellule immunitarie. Questo comporta un rilascio da parte delle cellule immunitarie di molecole in grado di scatenare una serie di malattie, tra cui l'asma, il lupus e la sindrome dell'intestino irritabile (IBS).
I risultati del presente studio sono stati pubblicati sul Journal of Leukocyte Biology.
Tutti noi abbiamo esperienza dello stress, e probabilmente ci siamo ritrovati con malattie indotte da esso. Infatti, secondo il sondaggio Stress in America 2015, circa il 31% degli adulti negli Stati Uniti riferisce che lo stress ha un'influenza forte o molto forte sulla propria salute fisica.
Ma come lo stress psicologico può renderci fisicamente malati? Per far luce su questo interrogativo, Moeser e colleghi hanno studiato gli effetti dello stress sui mastociti.
I mastociti sono cellule immunitarie che svolgono un ruolo chiave nelle malattie infiammatorie e allergiche, tra cui asma, IBS, anafilassi o grave reazione allergica e lupus.
In risposta agli allergeni - come pollini, acari della polvere o arachidi - i mastociti rilasciano una sostanza chimica chiamata istamina, che funziona per liberare il corpo da questi allergeni. Questo processo è ciò che scatena i sintomi di allergia, compresi gli occhi lacrimosi, il naso che cola e l'infiammazione delle vie aeree.
Ricerche precedenti hanno dimostrato che l'attività dei mastociti aumenta in risposta allo stress psicologico con conseguenze quali l'insorgere di patologie stress-correlate.
Quali sono i meccanismi implicati nella risposta allo stress? Alla luce dello studio condotto, i ricercatori hanno esaminato due gruppi di topi: uno che aveva normali recettori CRF1 sui loro mastociti e uno che mancava nei recettori CRF1.
CRF1, noto anche come ormone rilasciante corticotropina, è un peptide coinvolto nella risposta del corpo allo stress.
Nello studio, entrambi i gruppi di topi sono stati esposti a stress psicologico e stress allergico, in cui il sistema immunitario diventa iperattivo.
I ricercatori hanno scoperto che i topi con normali recettori CRF1 sui loro mastociti hanno avuto un aumento dei livelli di istamina in risposta a entrambe le condizioni di stress e questo ha portato alla malattia. CRF1 risulta quindi essere "criticamente coinvolto".Tuttavia, i roditori che mancavano di recettori CRF1 hanno dimostrato bassi livelli di istamina in risposta allo stress e hanno sviluppato un minor tasso di manifestazioni patologiche. I topi che mancavano di recettori CRF1 avevano una riduzione del 54% della malattia in risposta allo stress allergico e un calo del 63% della malattia in risposta allo stress psicologico.
Secondo Moeser, questi risultati mostrano "che CRF1 è coinvolto in modo critico in alcune malattie che hanno origine da questi fattori di stress".
"I mastociti", spiega il ricercatore, "vengono attivati ​​in risposta a situazioni stressanti che il corpo sta vivendo".
"Quando questo accade, CRF1 induce il rilascio di sostanze chimiche che possono portare a malattie infiammatorie e allergiche come la sindrome dell'intestino irritabile, l'asma, allergie alimentari pericolose per la vita e malattie autoimmuni come il lupus".
Anche se sono necessari ulteriori studi, il team ritiene che i risultati potrebbero aprire la porta a nuovi trattamenti per le malattie indotte dallo stress.

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